Caterina Ceraudo – Dattilo
Caterina Ceraudo, classe 1987 è dal 2012 alla guida della cucina di Dattilo, sito all’interno dell’azienda agricola Ceraudo, a Strongoli in Calabria, di proprietà della famiglia dal 1973.
La grande passione di Caterina per la cucina, si concretizza nel 2006 al ritorno dalle vacanze scolastiche, quando da Dattilo inizia ad occuparsi della carta vini, prestando inoltre servizio in sala, sempre attenta e sorridente. Un esercizio grazie al quale impara a conoscere i gusti del cliente e con cui inizia ad interagire, proponendo anche i vini dell’azienda del
padre. Nel 2011 si laurea in enologia presso l’Università degli studi di Pisa. Grazie al suo background nel mondo vinicolo è in grado di studiare perfetti abbinamenti con i vini dell’azienda di famiglia, fondata dal pioniere del bio, papà Roberto.
Di lì a poco Caterina indossa la giacca da cuoca e inizia il suo viaggio ricco di soddisfazioni e riconoscimenti: è Donna chef dell’anno per ben due volte, la prima nel 2016 secondo
Identità Golose, la seconda nel 2017, per la guida Michelin. Nel 2023 viene riconfermata la stella verde Michelin come premio per il suo impegno alla sostenibilità e all’ambiente.
Il ristorante di famiglia Dattilo al suo arrivo in cucina, vantava già una stella Michelin e questo l’ha spronata ogni giorno a mantenere quel riconoscimento, cercando di far emergere il suo pensiero e la sua personalità. Il suo menu si compone di piatti immediati, eleganti e di apparente semplicità. Tecnica e tanta passione, allineate all’obiettivo di mostrare un territorio aspro del sud in chiave moderna, senza mai essere estrema.
Una cucina, quella di Caterina, che in Calabria potrebbe essere considerata controcorrente, ma non è certo il coraggio che manca alla chef, che da poco è divenuta anche mamma di
Alice, alternandosi così, tra i fornelli e la vita professionale, con un costante impegno verso la qualità e la ricerca dei sapori della Calabria più vera ed autentica.
hanno in comune il rispetto della materia prima e una attenzione al biologico. Per garantire il massimo controllo ma soprattutto per offrire l’eccellenza ai suoi ospiti.
Tutto è pensato e ricercato, dagli ingredienti ai mobili, agli spazi. Una casa che è un ristorante, un orto, un uliveto, una cantina. Un borgo autentico dove perdersi per ritrovarsi in famiglia.